DOMANDA
L'Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea intende assegnare agli apicoltori siciliani i finanziamenti previsti dal Reg. (UE) n. 1308/2013. Gli apicoltori che hanno intenzione di incrementare i propri livelli produttivi e/o migliorare la qualità dei propri prodotti, possono presentare apposita istanza secondo le modalità stabilite con il presente Bando.
Scadenza 02/02/2021 Gennaio.
BENEFICIARI
Apicoltori, imprenditori apistici, apicoltori professionisti in regola con la denuncia degli alveari presso l'anagrafe apistica nazionale, avere la partita iva agricola ed essere iscritti presso la CCIAA. Le associazioni, gli Enti pubblici, privati e di ricerca. Tra gli altri soggetti beneficiari, sono compresi anche le organizzazioni, le unioni di produttori e il consorzio del settore apistico.
Il numero minimo di alveari è stato fissato a 50 alveari censiti. Per chi ha denunciato gli alveari per la prima volta nel 2020, tale numero si abbassa a 10.
FINALITA’
Sottoazione A6 è relativa all’attrezzatura per la conduzione dell’apiario, per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti dell’apicoltura. Questa sottoazione punta a migliorare le condizioni di lavoro e il livello tecnologico delle aziende apistiche, anche nell’ottica di un incremento della qualità delle produzioni aziendali.
Il bando finanzia il 50% della spesa, i cui limiti massimi sono stabiliti in base al numero di alveari posseduti, da una soglia massima di 1000€ (10-100 alveari) fino a 5000€ (più di 500 alveari).
In questa sottoazione, sono compresi i nostri sistemi di monitoraggio da remoto. Il nostro antifurto plus e la nostra bilancia consente una di gestire meglio e in modo più razionale il proprio apiario, soprattutto in caso di nomadismo. Avendo sempre sotto controllo le proprie api, si possono programmare visite e interventi mirati, evitando viaggi a vuoto e risparmiando tempo. I dispositivi di monitoraggio ti permetteranno anche di avere preziose informazioni sulla produzione e sul consumo delle scorte, oltre allo stato della colonia.
Qui trovi il link al bando pubblicato
DOMANDA
BANDO REGIONALE DI ACCESSO AI BENEFICI PREVISTI DAL FINANZIAMENTO PER L'ANNUALITA' 2020/2021 PER IL MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELL'APICOLTURA AI SENSI DEL REG. UE 1308/2013
Scadenza 29 Gennaio.
Le domande di aiuto devono essere inviate direttamente alla Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari – Settore n. 8 – Cittadella Regionale, 88100 Catanzaro.
Il modello di domanda deve essere scaricato dal sito internet SIAN .
Le domande di contributo vanno presentate entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul sito di riferimento.
BENEFICIARI
I soggetti beneficiari sono gli apicoltori singoli o in forma associata con sede legale dell’azienda in Calabria, regolare denuncia degli alveari alla BDA e in possesso di regolare partita IVA agricola o apistica.
È necessario inoltre possedere più di 200 alveari, avere il fascicolo aziendale presso un CAA, avere regolare iscrizione alla CCIAA. Bisogna inoltra dimostrare, tramite specifica relazione tecnica, che si pratica nomadismo.
FINALITA’
Sottoazione C.2.2) Acquisto attrezzature per l’esercizio del nomadismo – Acquisto macchine, attrezzature e materiali vari specifici per l’esercizio del nomadismo
Il finanziamento copre il 50% della spesa ritenuta ammissibile.
I beneficiari sono gli apicoltori singoli o in forma associata con sede legale dell’azienda in Calabria, regolare denuncia degli alveari alla BDA e in possesso di regolare partita IVA agricola o apistica.
Con questa sottoazione viene finanziato l’acquisto di macchine, attrezzature e materiali vari specifici che agevolano e rendono gestibile e sicura la pratica del nomadismo. La spesa massima ammissibile per beneficiario è di 15.000€, mentre la soglia minima ammonta a 1.000€. Oltre a tutta la documentazione relativa al richiedente e all’azienda, è necessario presentare una relazione tecnica e due preventivi per ogni voce di spesa con relazione giustificativa.
DOMANDA
Domanda da presentare tramite il modulo predisposto da AGREA e scaricabile tramite il sito www.sian.it entro, e non oltre, il 30 Novembre.
BENEFICIARI
I soggetti beneficiari sono gli istituti di ricerca, gli Enti, gli apicoltori, i produttori apistici e le forme associate. È necessario essere in possesso di un fascicolo aziendale sul SIAN. Devono essere in possesso di partita IVA e di una PEC.
FINALITA’
Il bando prevede, per i beneficiari, le seguenti azioni:
A.1.2 -Corsi di aggiornamento e formazione rivolti a privati.
A.4 -Assistenza tecnica alle aziende.
A.6 -Attrezzature per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti dell’apicoltura.
B.3 -Attrezzature varie.
C.2.2 -Acquisto macchine, attrezzature e materiali vari specifici per l’esercizio del nomadismo.
D.3 -Presa in carico di spese per le analisi qualitative dei prodotti dell’apicoltura.
E.1 -Acquisto di sciami, nuclei, pacchi d’api ed api regine.
E.2 -Acquisto di materiale per la conduzione dell’azienda apistica da riproduzione.
FONDI STANZIATI
I fondi stanziati per l’apicoltura in Trentino sono: 126.600,00 euro.
DOMANDA
Domanda da inviare tramite Pec all’indirizzo: [email protected] ,entro il 30 Novembre.
BENEFICIARI
Possono accedere al bando gli apicoltori e i produttori apistici singoli e associati in possesso dei seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda:
- essere in regola con la registrazione presso la Banca Dati Apistica (BDA) di cui al Decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 4 dicembre 2009 recante “Disposizioni per l’anagrafe apistica nazionale, in particolare con riferimento al censimento degli alveari relativo al periodo 1 novembre - 31 dicembre 2019”;
- essere in possesso di partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese detenuto dalle Camere di commercio industria artigianato agricoltura (CCIAA) in qualità di imprenditore agricolo;
- essere in possesso di almeno quindici alveari denunciati in conformità a quanto indicato al punto 1, per le aziende che hanno iniziato l’attività nel corso del 2020 si fa riferimento al censimento registrato in BDA al momento di inizio attività;
- essere in regola con le norme igienico-sanitarie previste per i locali di lavorazione dei prodotti dell’alveare (miele, cera, papa o gelatina reale, propoli, polline), sia per le lavorazioni eseguite in proprio sia per quelle affidate a terzi.
FINALITA’
I soggetti interessati possono accedere agli aiuti per le seguenti azioni/sotto-azioni:
a. b3 - attrezzature varie;
b. b4 - acquisto degli idonei farmaci veterinari e sterilizzazione delle arnie e attrezzature
apistiche;
c. c2.1 - acquisto arnie;
d. e1 - acquisto di sciami, nuclei, famiglie, pacchi d’api e api regine.
FONDI STANZIATI
I fondi stanziati per l’Apicoltura in Sardegna sono: 216.613,07 euro.
DOMANDA
Domande da indirizzare a Organismo Pagatore AGREA entro il 30 Novembre.
Nella domanda viene richiesta la documentazione di almeno 3 preventivi comparabili per la stessa spesa o,se ciò non fosse possibile, una dichiarazione che giustifichi l’univocità del preventivo. Il richiedente deve allegare un quadro di raffronto dei preventivi, debitamente motivato. Se non si ha partita Iva, è necessario includere l’apposita dichiarazione che ne provi l’esenzione.
BENEFICIARI
I beneficiari sono gli imprenditori apistici che hanno iscritto i propri alveari (almeno 10) presso la ASL nel registro all’anagrafe zootecnica nazionale (BDA) ed aventi sede legale presso la Regione Abruzzo; enti pubblici, associazioni, cooperative e consorzi per la tutela del settore.
FINALITA’
Il bando prevede diverse misure per gli imprenditori apistici:
- SOTTOAZIONE A6- attrezzature per la conduzione dell’apiario, per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti agricoli: il contributo ammissibile è il 50% della spesa ammissibile.
- SOTTOAZIONE B3 – LOTTA ALLA VARROASI: interventi che incentivano l’acquisto di arnie con fondo a a rete che consentono una più efficiente controllo contro la Varroa (parassita delle api). Il contributo è pari al 60 % della spesa ammissibile ( IVA esclusa), per l’acquisto di arnie antivarroa (solo per gli apicoltori stanziali) la cui spesa massima è fissata a 100€ cadauna (IVA esclusa). Inoltre la stessa misura finanzia l’acquisto di attrezzature per la lotta contro gli aggressori e e le malattie dell’alverare ( Apicoltori stanziali e nomadi) il contributo anche qui è pari al 60%.
- SOTTOAZIONE C2.1- acquisto arnie per l’esercizio del nomadismo: interventi che incentivano l’acquisto Il contributo è pari al 60 % della spesa ammissibile ( IVA esclusa), per l’acquisto di arnie antivarroa la cui spesa massima è fissata a 100€ cadauna (IVA esclusa) . Per le aziende che praticano la transumanza obbligatoriamente devono comunicare al seguente indirizzo di PEC entro 10 giorni lavorativi precedenti allo spostamento delle arnie con il luogo (indirizzo, località,comune,provincia) per eventuali controlli: [email protected] .
-SOTTOAZIONE C2.2 – ACQUISTO MACCHINE E ATTREZZATURE PER L’ESERCIZIO DEL NOMADISMO: E’ prevista la concessione di contributi in conto capitale del 50% della spesa ammissibile ( IVA esclusa) per l’acquisto di macchine operatrici attrezzature necessari alla movimentazione, il monitoraggio degli alveari e la loro gestione telematica ad esclusione di automezzi targati ed elaboratori elettronici ( palmari, tablet ecc ). Per le aziende che praticano la transumanza obbligatoriamente devono comunicare al seguente indirizzo di PEC entro 10 giorni lavorativi precedenti allo spostamento delle arnie con il luogo (indirizzo, località,comune,provincia) per eventuali controlli: [email protected] .
-SOTTOAZIONE E1- ACQUISTO SCIAMI ED API REGINE: prevede l’acquisto di sciami e api regine della razza Apis mellifera ligustica , prodotte in Italia. Il contributo ammissibile è del 60% (IVA esclusa) fissata in 90€ per l’acquisto di sciami con regina ed 16€ per l’acquisto di sole api regine. Gli sciami e api regine sono ammesse se corredate da certificazione di idoneità saniatria (rilasciata dalla ASL) e da certificazione rilasciata dal CREA di Bologna attestante l’appartenenza delle api alle sottospecie autoctone Apis mellifera ligusta. L’acquisto massimo non può superare il numero di alveari denunciati. Al collaudo sarà allegato il certificato ASL e il certificato del CREA.
FONDI STANZIATI
I fondi stanziati per l’Apicoltura in Abruzzo sono: 203.005,12 euro. La spesa ammissibile per gli imprenditori apistici varia in base agli alveari registrati in BDA e va da un minimo di 1.500 ad un massimo di 10.000 euro.
DOMANDA
Presentabile tramite modulistica presente su piattaforma gestionale dell’Anagrafe Regionale delle aziende agricole gestite da Artea e raggiungibile presso il sito: www.artea.toscana.it entro, e non oltre, le 24:00 del 30 Novembre.
BENEFICIARI
Sono ammessi a presentare domanda gli apicoltori, detentori di partita IVA, che praticano
il nomadismo e ne abbiano dato comunicazione all'Azienda USL dove lo stesso apicoltore ha la residenza o dove ha sede legale l'impresa apistica secondo quanto disposto dalla normativa in materia di anagrafe apistica di cui al decreto del Ministero della Salute 11 agosto 2014 "Approvazione del manuale operativo per la gestione dell'anagrafe apistica nazionale in attuazione dell'articolo 5 del decreto 4 dicembre 2009 recante: "Disposizioni per l'anagrafe apistica nazionale", all'8 della legge regionale n. 49/2018 "Disposizioni per lo svolgimento dell'apicoltura e per al tutela delle api. Modifiche alla l.r. 21/2009".
FINALITA’
Il bando punta a contribuire a razionalizzare la pratica del nomadismo, diminuendone i costi e migliorando la qualità del miele prodotto. La misura C Razionalizzazione della transumanza, è attuata attraverso i seguenti interventi:
INTERVENTI FINANZIABILI
Gli interventi finanziabili con il presente bando sono:
FONDI STANZIATI
I fondi stanziati per l’apicoltura in toscana sono: 222.836,85 euro. Il contributo massimo erogabile per singolo beneficiario ammonta a 12.000,00€. L’importo minimo per domanda, che corrisponde anche al minimo che può essere erogato, è di 3.000,00€.
Il 4 Novembre è stato pubblicato ufficialmente il bando OCM Miele 2020/2021 per la regione Lombardia. Gli apicoltori della Lombardia possono quindi presentare le loro domande di finanziamento entro e non oltre 20 gennaio 2021.
Le misure finanziate sono rivolte sia a produttori apistici singoli sia ad associazioni di produttori apistici.
Le misure attivate sono finalizzate per:
- aggiornamento dei tecnici;
- seminari;
- sussidi didattici, abbonamenti, schede ed opuscoli informativi;
- assistenza tecnica alle aziende;
- acquisto arnie con fondo a rete;
- acquisto attrezzature per l'esercizio del nomadismo.
Sicuramente l’inverno non è la stagione in cui le api producono il miele, ma è la stagione in cui l’apicoltore ne vende di più! Oltre che del miele, l’inverno è anche la stagione degli altri prodotti dell’alveare: propoli, pappa reale, polline. Infatti, questi prodotti risultano utili per combattere il senso di debolezza che si prova con il cambio di stagione e durante le giornate uggiose; o per prevenire l’abbassamento delle difese immunitarie, influenze e malanni vari.
Oltre alla vendita del miele, però, l’apicoltore si deve dar da fare con lavori meno impegnativi di quelli della stagione primaverile ed estiva, ma sicuramente non meno importanti!
Innanzitutto, quando le temperature si abbassano, è necessario invernare le api. Ciò significa tenerle all’interno dell’arnia, eventualmente riducendo il suo volume così da diminuire lo spazio da scaldare ed isolando la parte interna, e fornire loro la giusta quantità di scorte alimentari – principalmente con favi pieni di miele. Perchè una famiglia di api riesca a resistere all’inverno, è necessario che l’ape regina sia abbastanza forte. Se così non fosse, le famiglie si possono anche unire tra loro, con le dovute accortezze, per far sì che resistano durante l’inverno. Un’altra operazione che si può fare è quella di ridurre l’ingresso dell’arnia, così da ridurre la dispersione del calore (è comunque importante favorire un ricircolo dell’aria, così da evitare l’accumulo di acqua e umidità). Fondamentale in questo momento dell’anno è poi lotta contro la varroa, nemico principale delle api. Mentre le api stanno al caldo dentro la loro arnia, l’apicoltore può poi approfittare di questo tempo libero per ripulire e sistemare gli strumenti che serviranno nelle prossime stagioni, ed effettuare un po’ di lavori di manutenzione sulle varie arnie.
Ma cosa fanno nel frattempo le api all’interno dell’arnia? Quando le temperature iniziano a calare, l’ape regina inizia a diminuire la deposizione delle uova, fino a fermarla completamente, ed entrare così nello stadio di blocco della covata naturale. Per tenersi calde, poi, le api formano il cosiddetto glomere, un vero e proprio “ammasso” di api in continuo movimento. Infatti, per far sì che tutte possano tenersi al caldo, quelle più esterne si muovono pian piano verso l’interno, e quelle che hanno già accumulato abbastanza calore si spostano per sostituirle nelle parti più esterne. Inoltre, la dimensione del glomere di adatta naturalmente al cambiamento della temperatura esterna, andando ad assumere una dimensione minore con temperature più basse e viceversa.
Insomma, anche se la produzione di miele è ferma, dentro l’alveare le api stanno portando avanti un vero e proprio lavoro di squadra per passare l’inverno! In attesa di temperature un po’ più elevate per ricominciare a lavorare, e dare più lavoro anche all’apicoltore.
Sembra non esserci più tregua per gli apicoltori. Ormai, i ladri di arnie colpiscono anche in inverno, quando le api stanno al caldo nel loro alveare. L’ultimo caso di furto di arnie risale a una notte di fine novembre, nel Casertano, dove un gruppo di ladri ha tentato il furto di 21 arnie di un giovane apicoltore della zona.
E’ proprio il ragazzo proprietario delle arnie a dare l’allarme. Lui stesso, infatti, si è reso conto che c’era qualcosa di strano dopo aver ricevuto una notifica sul suo cellulare dall’app b-secure, l’applicazione collegata al GPS che aveva fatto installare nelle sue arnie.
Seguendo la traccia del GPS, l’apicoltore ha guidato per circa 30 km le forze dell’ordine nell’inseguimento ai ladri, che sono stati trovati insieme alle 21 arnie rubate.
Caserta, processo ai ladri di api: catturati grazie al gps nascosto nelle arnie da un apicoltore
Quella che poteva essere una dolce e ricca fortuna per i quattro ladri, si è trasformata invece in un amaro finale. Colti in flagrante, sono in attesa del processo penale e di conoscere le ripercussioni e sanzioni che subiranno.
Dall’altra parte, invece, il giovane apicoltore si è dimostrato assolutamente coraggioso e furbo. Mentre il fenomeno dei furti di api è in continua crescita in tutto il territorio nazionale, lui ha fatto una scelta lungimirante e vincente. L’installazione di b-secure sulle sue arnie gli ha infatti permesso di non perdere i suoi carissimi insetti e di smascherare i ladri.
Un ottimo esempio di tecnologia al servizio dei produttori e degli apicoltori.
E’ proprio il ragazzo proprietario delle arnie a dare l’allarme. Lui stesso, infatti, si è reso conto che c’era qualcosa di strano dopo aver ricevuto una notifica sul suo cellulare dall’app b-secure, l’applicazione collegata al GPS che aveva fatto installare nelle sue arnie.
Seguendo la traccia del GPS, l’apicoltore ha guidato per circa 30 km le forze dell’ordine nell’inseguimento ai ladri, che sono stati trovati insieme alle 21 arnie rubate.
Caserta, processo ai ladri di api: catturati grazie al gps nascosto nelle arnie da un apicoltore
Quella che poteva essere una dolce e ricca fortuna per i quattro ladri, si è trasformata invece in un amaro finale. Colti in flagrante, sono in attesa del processo penale e di conoscere le ripercussioni e sanzioni che subiranno.
Dall’altra parte, invece, il giovane apicoltore si è dimostrato assolutamente coraggioso e furbo. Mentre il fenomeno dei furti di api è in continua crescita in tutto il territorio nazionale, lui ha fatto una scelta lungimirante e vincente. L’installazione di b-secure sulle sue arnie gli ha infatti permesso di non perdere i suoi carissimi insetti e di smascherare i ladri.
Un ottimo esempio di tecnologia al servizio dei produttori e degli apicoltori.
Di Davide Petrizzelli
Hanno portato via tutte le arnie con le api dell'azienda che produce miele, costingendola, se non alla chiusura per sempre, sicuramente a un brusco stop.
È quanto avvenuto la notte di sabato 16 marzo 2019 alla Amel Dou Vilà di via della Michela ad Almese. Il titolare, Federico Guerra, ha postato le immagini di quello che è "un danno economico incalcolabile, ma ancora peggio una grande ferita nell’animo che non so mai se si rimarginerà. Il lavoro di tanti anni vanificato in qualche ora”.
Delle 30 arnie che aveva non ne è rimasta nemmeno una. Ci sono solo i supporti che le sorreggevano.
L'azienda derubata ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà e anche proposte di collaborazione da altri imprenditori del settore.